Superbonus 110%: ristrutturazioni a costo zero grazie al rimborso fiscale previsto dal Decreto Rilancio

Un’incredibile opportunità di crescita per il paese.
Un incentivo per i nostri immobili.
L’occasione per ristrutturare le nostre abitazioni godendo di un importante rimborso fiscale.
 
Il Superbonus 110%, previsto dal Decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio) rappresenta un’opportunità incredibile per la crescita del settore impiantistico ed edilizio e per i singoli cittadini, permettendo a persone fisiche di ristrutturare le proprie abitazioni di fatto godendo di un rimborso fiscale superiore alla spesa effettuato.
 
Il sovracitato decreto ha previsto, infatti, il potenziamento delle detrazioni fiscali fino al 110% con un c.d. “Superbonus” per gli interventi di efficientamento energetico (Ecobonus 110%) e di riduzione del rischio sismico (Sismabonus 110%), sostenuti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, e la possibilità di trasformare le suddette detrazioni in un credito d’imposta cedibile a terzi. È in discussione la possibilità di allungare i termini oltre il 2021.
 
La ratio di questo intervento è molteplice: infatti, la crescente sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali trova risposta in incentivi che consentiranno maggiori investimenti per l’installazione di impianti fotovoltaici e di strutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. L’intermediario diventa, quindi, coadiutore nell’incrementare l’economia reale a beneficio di imprese e famiglie, mettendo subito a disposizione la liquidità e l’assistenza necessarie, velocizzando l’avvio del rilancio.
 
Per accedere al superbonus 110% è necessario rispettare alcune caratteristiche: almeno uno degli interventi effettuati deve essere “trainante”.
Gli interventi trainanti di efficientamento energetico che possono generare il “Superbonus 110%” sono quattro: Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti specifici più performanti negli edifici unifamiliari; ciò che va in detrazione in questo specifico caso sono i lavori necessari a tale sostituzione, oltre a smaltimento e bonifica del vecchio impianto; Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti specifici più performanti; ciò che va in detrazione in questo specifico caso sono i lavori necessari a tale sostituzione che interessano le parti comuni dell’edificio, oltre a smaltimento e bonifica del vecchio impianto; Isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente totale lorda, con materiali isolanti che rispettino i requisiti ambientali minimi ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017; Riduzione del rischio sismico effettuati su immobili localizzati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, che determinino il passaggio a due classi di rischio inferiori.  
Anche interventi “trainati”, qualora svolti insieme ai “trainanti”, potranno beneficiare del Superbonus al 110%. Tra questi, a titolo non esaustivo: il cambio degli infissi, la ristrutturazione di facciate, l’installazione di impianti fotovoltaici e la realizzazione di colonnine necessarie per la ricarica delle auto elettriche.
 
Ulteriore condizione da rispettare per beneficiare dell’Ecobonus 110% è il miglioramento di almeno due classi energetiche (o il raggiungimento della classe energetica più alta).
 
Accedere al Superbonus 110% da un punto di vista fiscale è possibile grazie a tre opzioni: la cessione del credito d’imposta all’impresa appaltatrice grazie allo sconto in fattura; la cessione del credito d’imposta ad una banca; la detrazione fiscale del credito d’imposta, suddivisa su 5 anni.  
Ulteriori dettagli saranno disponibili nella prossima newsletter.

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